Chi passa in Corso? Edizione 2025

Venerdì 19 settembre abbiamo svolto, per il sesto anno consecutivo, l’analisi dei flussi di traffico lungo il corso del Popolo. Una semplice ma importante analisi che ci permettere di comprendere se e come cambiano i rapporti tra i mezzi di trasporto nel cuore della nostra città ovvero nell’incrocio tra Corso del Popolo, via Laurenti e via Trento.

Il dato relativo ai rapporti percentuali tra i veicoli confermano i rapporti di forza tra i veicoli è stabile. Con le bici intorno al 34% e le auto al 58%. Gli altri mezzi rappresentano una parte molto residuale. Si evidenzia come il peso dei monopattini è praticamente inconsistente aggirandosi intorno al 0,5%. Forse tutto questo accanimento contro questo mezzo di trasporto, oggettivamente il più efficace per il trasporto per singole persone, è sproporzionato rispetto al peso effettivo che ha sul traffico urbano.

[nota delle analisi: nel 2024 il dato è stato raccolto una settimana prima del consueto periodo durante la Settimana Europea della Mobilità 16-22 settembre e probabilmente ha determinato il dato molto basso per le bici visto l’irrigidirsi delle temperature]

Per le automobili sono stati rilevati anche il numero di passeggeri. Il dato è in linea con le statistiche nazionali ovvero 1,3 persone per mezzo, nel totale di tutte le auto conteggiate sono state usate al 19% delle loro potenzialità (ipotizzando una massimo di 4 persone per auto). Un evidente spreco di volumi e energia.

Oltre all’analisi dei flussi sono state rilevate anche le Pm10. Il dato delle due stazioni mobili di rilevamento sono state di 13 e 10,5 µg/m3 abbastanza prossime ai dati della media giornaliera misurata da ARPAV che è stata di 17 µg/m3. Dati serenamente al di sotto del limite massimo giornaliero in vigore.

Inoltre quest’anno abbiamo monitorato il rumore ovvero i decibel. Il dato emerso è una media di 67,8 dba (il Corso del Popolo è classificato come Area IV) quindi con valori al di sopra dei limiti previsti.

In conclusione, per tornare ai flussi veicolari, è evidente che l’assenza di politiche chiare sulla mobilità non porta ad alcun cambiamento nei rapporti tra i mezzi di trasporto. Una passività sul tema che rende Rovigo una realtà, su questo tema, stagnante e occasionalmente retrograda.

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