In occasione della Giornata delle vittime della strada (nella versione internazionale sono vittime del traffico, una piccola differenza semantica ma dal forte valore) è bene fare il punto sulla situazione dell’incidentalità in Provincia e nel Comune. I dati riportati sono estrapolati dal report realizzato dalla Provincia badandosi sui dati ISTAT.
Partiamo dall’alto: a che punto siamo rispetto alla Vision Zero che ci chiede l’Europa? Ovvero il dimezzamento di morti e feriti gravi nelle nostre strade?

Riguardo i decessi, per nostra fortuna, la Provincia non ha numeri elevatissimi e quindi siamo abbastanza vicini al limite previsto di 8 morti. Il trend è positivo.

Riguardo i feriti il dato non è affatto roseo. Sono in sostanziale aumento. E siamo molto lontani dall’obiettivo.

Venendo alle cause emerge come, a livello provinciale, la principale causa dell’incidentalità è, con il 28% dei casi, la distrazione alla guida (ovvero spesso il cellulare) seguita, con il 19%, mancata precedenza e infine, con un preoccupante 15%, la guida in stato alterato.

Riguardo i mezzi coinvolti la stragrande maggioranza dei sinistri vede protagoniste le automobili con un importante 69%.

I sinistri avvengono principalmente su rettilinei: 271 su 536

Infine emerge come la gran parte degli incidenti avvengono su strade urbane (53%) ed è anche dove troviamo più morti (7 sugli 11 totali).
In conclusione possiamo dire che sulle strade polesane circolano tantissimi automobilisti distratti in particolare lungo i rettilinei in ambito urbano.
Ora la domanda è: cosa stiamo facendo per raggiungere gli obiettivi della Vision Zero anche alla luce di questi dati?
La risposta sembra andare verso l’adagio da bar “si aspetta il morto” e trova conferma a giudicare da alcuni interventi recenti (ad esempio la ciclabile lungo la SR443 a Villadose dopo i due morti [1 e 2] del 2022). La prevenzione latita e quando in qualche modo viene attuata (velox, piste ciclabili e zone 30) viene osteggiata come misure “vessatorie”.
Intanto il costo sociale per abitante di questo bollettino è di 547 € pro-capite.
