No alla bretella per auto Vaticano/Fermi

Ci sono progetti che stavano nei cassetti e che, a parere di FIAB Rovigo, francamente (per come saranno fatti) stavano bene dove si trovavano. Stiamo in particolar modo parlando del progetto della bretella Vaticano-Fermi un’opera che l’amministrazione di Rovigo ha definitotra le opere non procrastinabili” e il 20 luglio verrà messa a bilancio. Una strada di circa 300 metri che permetterà ai residenti di via Concilio Vaticano II di avere una statale tutta per loro parallela alla circonvallazione ovest. Una nuova bretella che gli farà risparmiare di ben un chilometro il loro tragitto per arrivare al sottopasso di via Fermi. 300 metri che ci costeranno la bellezza di mezzo milione di euro.

Le motivazioni che i residenti adducono, e che si sono rivelate convincenti per l’Amministrazione, riguardano da un lato la pericolosità oggettiva di immettersi direttamente in statale (per ciclisti e pedoni) e, dall’altro, che l’alternativa li costringa ad “un lungo giro” per arrivare al sottopasso di via Fermi, questo lungo giro è, ribadiamolo, di 1000 metri.

Ma proviamo a fare un confronto costi benefici. Cosa sono 1000 metri di “lunga deviazione” se li percorriamo in automobile? Ipotizziamo di percorrerli ad una velocità, sconosciuta per Rovigo, ovvero ai 30km/h: ci metteremo due minuti. Quindi con questa scorciatoia di 300 metri ci sarà un risparmio di praticamente 700 metri che si traduce in un risparmio temporale di ben 84 secondi!
Se la matematica non è un opinione, per far risparmiare 84 secondi di strada siamo pronti ad asfaltare (e quindi ad impermeabilizzare e consumare) 2100 metri-quadri* di campagna (attualmente incolta e quindi rinaturalizzata, un processo raro e prezioso) spendendoci sopra mezzo milione di euro. Ovvero circa 6000 euro al secondo risparmiato.
La stessa lunga deviazione assume tutt’altra dimensione se percorsa in bicicletta ovvero (qui sì “un lungo giro”) di 4 minuti che, per un ciclista, inizia a diventare qualcosa di significativo (infatti la pericolosità lamentata dai residenti riguardava propriamente ciclisti e pedoni!).

Allora perché non si crea una ciclabile o una ciclopedonale?

Non si offrirebbe così un’alternativa più breve e competitiva rispetto a fare il percorso in automobile?
Creare un percorso più breve per i ciclisti non spingerebbe i residenti a scegliere la bici per venire in centro a Rovigo?
Una soluzione di questo tipo non potrebbe così generare comportamenti virtuosi e quindi più ciclisti nelle nostre strade?
Non potrebbe aiutare a una riduzione delle emissioni inquinanti?
Ma soprattutto non costerebbe molto di meno (almeno due terzi in meno)?

Come associazione impegnata nella promozione di una mobilità sostenibile e, attraverso questa, nella tutela dell’ambiente non possiamo che chiedere di ripensare, sulle basi sopra esposte, al progetto annunciato e di sostituire la strada per le auto con una ciclopedonale.

* attenzione! i 300 metri lineari della potenziale strada trasformati in strada effettiva diventano 2100 metri-quadri poichè il codice della strada prevede che, quando si costruisce una nuova strada, questa deve avere due corsie di 3,5 metri l’una. Se per compiacerci aggiungessero anche una ciclabile parallela alla strada (2,5 metri minimo) ci troveremmo di fronte ad un consumo di suolo di 2850 mq. Per quel che ci riguarda, anche no.

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