Incidenti ai bambini

Pubblicati i dati degli incidenti 2010 in cui sono stati coinvolti bambini fino ai 13 anni. Il quadro è preoccupante: sono stati monitorati 280 incidenti gravi, di cui 56 mortali, nei quali 59 bambini  hanno perso la vita, mentre 360 sono rimasti feriti. La maggior parte degli incidenti avviene in area urbana (66%), su statali e provinciali (21%) e sulla rete autostradale (10,8%).
Per 6 episodi non è stato possibile risalire alla tipologia della strada teatro del sinistro.
Delle 59 vittime, 41 erano trasportate (204 feriti), in diversi casi senza che fossero rispettate le norme sull’uso del seggiolino o le cinture di sicurezza. 6 i bimbi che hanno perso la vita travolti mentre erano in bicicletta (33 i feriti). 11 i bimbi investiti e uccisi mentre erano a piedi (117 i feriti). Una vittima si trovava su un ciclomotore pur non avendo compiuto i 14 anni. (6 i feriti).
La fascia d’età che paga il prezzo più alto è quella che va da 0 a 5 anni con 26 morti e 102 feriti. Segue la fascia da 6 a 10 anni con 19 morti e 139 feriti, infine la fascia 11-13 anni con 14 morti e 63 feriti. In alcuni casi non è stato possibile accertare l’esatta età delle piccole vittime.
In 8 episodi il conducente investitore è risultato in stato di ebbrezza per alcol oppure sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. 26 gli eventi in cui i bimbi sono stati vittime di pirati della strada.
Secondo i dati Istat, che sono però del 2009, i bambini vittime di incidenti stradali (in questo caso calcolati fino all’età di 14 anni), furono 71, di cui 41 maschi e 30 femmine.
Non rimane che un appello alla saggezza degli adulti in quanto un bambino sulla strada non è mai colpevole, lo ripeteremo all’infinito, in questi casi c’è sempre una negligenza o un comportamento sbagliato di un adulto: alcol, velocità, telefonino, mancato o erroneo utilizzo dei seggiolini.
Velocità prudente e particolarmente moderata in prossimità delle scuole, e uso regolare dei seggiolini per bambini, adeguati alla loro età, sono gli elementi fondamentali.
Ricordiamo sempre, per convincerci alla prudenza, che quel bambino sulla strada potrebbe essere nostro figlio o nostro nipote.
Fonte: Osservatorio il Centauro – Asaps