Proposte ai partiti politici

Chiediamo ai partiti e ai gruppi politici che si stanno adoperando per il rinnovo dell’Amministrazione comunale di Rovigo di considerare nei propri programmi elettorali l’ambiente e la mobilità sostenibile fra i temi strategici per il futuro della città. A questo scopo abbiamo inviato a tutte le forze politiche alcune proposte e stiamo promuovendo un documento comune con le altre associazioni ambientaliste.
Leggi le nostre proposte .pdf PREMESSO CHE
– la mobilità individuale è un diritto della persona riconosciuto dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (Nizza, 7 dicembre 2000) ed è limitata dall’uso indiscriminato della motorizzazione privata;
– il traffico veicolare si accanisce soprattutto sulle categorie deboli, ciclisti e pedoni, e quelli più vulnerabili: minori, anziani, disabili;
– la nostra città non sfugge alla cultura dell’uso smodato dell’auto che origina comportamenti sbagliati e spesso scorretti;
– le dimensioni della città consentirebbero lo sviluppo della mobilità ciclopedonale perché dalla stazione ferroviaria al Museo dei Grandi Fiumi, dall’ospedale ai quartieri sono sufficienti10 minuti di bici;
– a Rovigo non è stato ancora attuato il Piano della Mobilità mentre altre città hanno il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile;
– la nostra città è priva di percorsi ciclopedonali sicuri nei tragitti casa-scuola, casa-lavoro, fruizione turistica ai sensi del D.M. n. 557 del 30/11/1999;
– Rovigo è priva di una “rete” di piste ciclabili e “il sistema presenta delle discontinuità che impediscono di avere tracciati con caratteristiche di continuità e sicurezza desiderabili” secondo il P.G.T.U. approvato con D.G. n. 328 del 22.12.2005;
– i tratti di pista ciclabile creati nelle nuove urbanizzazioni (per esempio nel quartiere Tassina) sono inutili, costosi e fuori norma;
– in molti quartieri, il proliferare delle auto in sosta e in movimento non consente la circolazione regolare di due auto o di auto e bici.
PROPONIAMO
1. di rendere il centro storico accessibile alle biciclette senza infrangere il codice della strada ripensando e rivedendo la viabilità, i divieti di accesso e i sensi unici che attualmente impediscono il flusso delle bici in tutte le vie (Mazzini, Piva, Badaloni, ecc.).
2. l’istituzione di un Ufficio della Mobilità Ciclopedonale e di una Commissione permanente consultiva, costituita dai portatori di interessi degli utenti della strada, al fine di favorire comportamenti corretti e condurre verso una mobilità sostenibile.
3. l’adozione di un Biciplan che programmi e pianifichi una rete di piste e percorsi ciclabili cittadini come già hanno fatto i capoluoghi delle province confinanti: Ferrara, Mantova, Mestre e Padova.
4. realizzare i collegamenti delle piste ciclabili esistenti (p.e. la stazione FS) al fine di formare una rete in grado di attrarre l’utenza.
5. progettazione di nuove piste ciclabili, laddove veramente necessarie, integrate con le altre con “un capo e una coda”, a norma e consultando le Associazioni di rappresentanza degli utenti.
6. il completamento del tracciato della pista Adige-Po da Boara Pol. a Guarda Veneta che favorirà, oltre al movimento interno, le penetrazioni del turismo europeo (progetto Eurovelo).
7. di collocare una serie di rastrelliere coperte e antifurto per il ricovero delle biciclette nelle zone strategiche della città: uffici pubblici, scuole e luoghi di lavoro.
8. di creare dei veri parcheggi scambiatori multiveicolo: auto, bus e bici.
9. la progettazione di un parco cittadino (non giardinetti) con un centro di educazione ambientale, stradale, anche allo scopo di decongestionare le piste ciclabili da pedoni, pattinatori, passeggini in cerca di verde e tranquillità.
10. l’adeguamento delle rotatorie, oggi pericolose per pedoni e ciclisti, al fine di garantire un reale rallentamento dei veicoli e consentire la percorrenza in sicurezza di tutti gli utenti.

Precisiamo che la nostra Associazione non chiede alla nuova Amministrazione costose piste ciclabili ovunque ma è indispensabile ricercare soluzioni di convivenza e pari dignità per le varie utenze nel pieno rispetto e sicurezza di tutti, soprattutto i più deboli.
Favorire la mobilità ciclopedonale in sicurezza, porterà alla diminuzione dell’uso dell’auto, una conseguente diminuzione dei costi pubblici e privati, il miglioramento della qualità dell’aria e della salute dei cittadini.
Ci auguriamo che i futuri Amministratori abbiamo a cuore questi problemi concreti e contribuiscano a migliorare Rovigo restituendole un’identità di città vivibile, fruibile e godibile per tutti.