La bici rende le donne cittadine più consapevoli e interessanti, attraenti, ardimentose, toniche e molto, molto più allegre. La bici, come l’amore corrisposto, è un antidepressivo naturale. Soprattutto per le donne, è l’attività che migliora la vita. Fisicamente e finanziariamente: chi pedala tutti i giorni è in forma e risparmia sulla palestra (vedere per credere le berlinesi, in media due taglie più magre delle altre tedesche non cicliste). Socialmente: invece di fare amicizia con altre donne petulanti nello spogliatoio umidiccio della palestra, molte cicliste si uniscono a gruppi di gente simpatica che pedala la domenica. Emotivamente: andare in bici produce endorfine e buonumore, da’ soddisfazione e rende più assertive.
Dopo qualche mese di ciclismo urbano (specie in Italia) anche la femmina più timida impara a farsi rispettare. E a rispettare se stessa (il prossimo passo sarà rispettare le altre cicliste: siamo talmente poche, la domenica, che quando ci incrociamo su percorsi lunghi ci guardiamo con astio, vorremmo essere le uniche superdonne della ciclabile; quando saremo tante diventeremo meno antipatiche, si spera).
Tratto dal Corriere della sera del 9.1.2012 leggi articolo .pdf