L’Organizzazione mondiale della sanità ha classificato le emissioni dei motori diesel come sostanze dall’effetto tossico scientificamente accertato e cancerogeni certi. Poichè i gas di scarico del motore diesel provocano tumore ai polmoni e alla vescica negli esseri umani, il Codacons chiede di accertare la responsabilità del sindaco di Milano e del presidente della Lombardia per le ipotesi di violazione di legge, in particolare rispetto ai reati di omissione di atti d’ufficio e getto pericoloso di cose.
Su un milione e 770mila mezzi immatricolati in provincia di Milano, circa un terzo sono a gasolio (580mila); una proporzione ancor più massiccia sui veicoli per il trasporto merci. L’Agenzia per la ricerca sul cancro dell’Oms ha diffuso i risultati di uno studio durato 24 anni: l’esposizione è associata a un rischio accresciuto di tumore al polmone e alla vescica. Gli esperti Oms hanno stabilito che ci sono oggi «prove sufficienti» dell’associazione tra emissioni dei motori diesel e insorgenza del cancro: «Le prove scientifiche sono inconfutabili e le conclusioni del gruppo di lavoro sono state unanimi: le emanazioni dei motori diesel causano il tumore del polmone»,
Secondo il Codacons sarebbe possibile anche una class action fatta da persone malate di tumore ai polmoni. La notizia riguarda un mercato non da poco: le auto diesel sono molto diffuse principalmente nell’Europa occidentale, dove incentivi fiscali, a costruttori e automobilisti, ne hanno favorito la diffusione. In Italia, nei primi cinque mesi del 2012 sono state vendute 371.995 vetture diesel, con una flessione del 20,74% rispetto all’anno scorso. La percentuale di auto diesel vendute nello stesso periodo è stata pari al 54,5% del totale. Al di fuori dell’Europa la trazione diesel è confinata quasi esclusivamente ai veicoli commerciali, soprattutto grazie ai migliori consumi. Costruttori tedeschi stanno tentando di aumentare la diffusione del diesel negli Usa, dove le lunghe distanze da coprire in autostrada sono adatte a questo tipo di motori.
L’Associazione europea dei costruttori d’auto (Acea) si è detta sorpresa dai dati dell’Oms, sottolineando che «queste tecnologie sono state sviluppate proprio per rispondere a queste preoccupazioni e le ultime tecnologie diesel sono veramente molto pulite». Allen Scheffer, direttore esecutivo del Diesel Technology Forum, associazione di settore basata a Washington, sottolinea che miliardi di dollari sono stati spesi nella ricerca e lo sviluppo di motori diesel puliti e con emissioni ridotte. «I motori diesel che si basano sulle nuove tecnologie – afferma Schaeffer – utilizzano carburanti a bassissima quantità di zolfo, con sistemi e tecniche avanzate di controllo delle emissioni, sono ormai vicino alle zero emissioni per quanto riguarda gli ossidi di azoto, gli idrocarburi e il particolato».
Fonte: Redazione Salute Online 9 luglio 2012
Rapporto IARC: DIESEL ENGINE EXHAUST CARCINOGENIC Giugno 2012 .pdf (in inglese)