Persa un’altra occasione


Tolte le transenne dal cantiere di piazzale Riconoscenza è difficile nascondere la sorpresa e la delusione perché ancora una volta si è persa un’occasione per abbellire e migliorare la città. Anche trascurando il giudizio estetico sul risultato finale, è necessario ribadire che la realizzazione non corrisponde al progetto approvato e lo ridimensiona radicalmente.

Le immagini grafiche riportano il progetto originario che, secondo la relazione tecnica, aveva l’obiettivo di “dare un’identità contemporanea e una nuova organizzazione funzionale ad un’area che rappresenta una delle principali porte di ingresso alla città”. Ciascuno confronti e giudichi da sé…


L’occasione era quella di risolvere il problema del degrado conseguente all’abbandono selvaggio delle biciclette su un piazzale che tutti ritengono un porta della città. Al tempo stesso, poiché la stazione è utilizzata soprattutto da studenti e da pendolari, si trattava di promuovere un maggior utilizzo della bicicletta al posto dell’auto per ragioni ambientali, di congestionamento del traffico, salute pubblica e qualità della vita.

Al momento della presentazione del progetto, avevamo richiesto e proposto un collegamento sicuro tra le tre ciclabili che insistono nell’area, una ottimale mobilità ciclopedonale sul piazzale, una migliore collocazione del deposito delle biciclette al fine di una maggiore sicurezza per tutti.

Piazzale Riconoscenza è un nodo strategico e critico della viabilità cittadina sul quale insisteranno in modo disordinato un gran numero di auto, autobus, taxi, ciclisti e pedoni.
Limitandoci al mero tema della ciclabilità, elenchiamo i problemi che balzano agli occhi: il parcheggio delle bici non sarà custodito, i portabici installati sono ridicoli, la particolare conformazione del recinto per il ricovero favorirà i furti, è insufficiente, non conterrà le bici abbandonate né tantomeno il loro possibile aumento di numero, raggiungere il deposito per chi arriva da via Petrarca è tortuoso e pericoloso.
Il problema principale è la mancanza del collegamento tra le tre piste che arrivano in prossimità della stazione Fs: Baden Powell, Chiara Lubich e Viale Marconi.
Secondo la Fiab Amici della Bicicletta di Rovigo è stato fatto un pessimo lavoro che non promuove né facilità la mobilità ciclopedonale e la qualità della vita in città.

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