L’Italia cambia strada


Manifestazione nazionale il 4 maggio 2013 a Milano concentramento alle ore 14:30 in Piazza Duca d’Aosta (Stazione Centrale).
Aderisce anche la Fiab nazionale.
Pedoni, Pedali e Pendolari uniti per modificare il modello di mobilità vigente spostando le risorse pubbliche laddove si spostano le persone.
La Mobilità Nuova sposta i soldi per muovere le persone.
La mobilità vecchia sposta le persone per muovere i soldi.


Manifesto per la Mobilità Nuova

La Rete per la Mobilità Nuova è una realtà che unisce le persone che quotidianamente si muovono usando i treni, il trasporto pubblico locale, la bici e le proprie gambe, e che rappresentano una maggioranza ignara di esserlo. La Rete nasce con lo scopo di diffondere e promuovere la Mobilità Nuova tra cittadini, associazioni, movimenti, amministrazioni e istituzioni.

La Mobilità Nuova è l’unica mobilità possibile e desiderabile, la sola in grado di soddisfare le esigenze di spostamento dei cittadini in modo razionale, ovvero sicuro, efficiente ed ecologico.

La Mobilità Nuova è un paradigma di organizzazione e gestione dei flussi di persone che impone il passaggio da un’ottica autocentrica a una umanocentrica. Essa ridefinisce i criteri di efficienza e le priorità, assegnando un peso maggiore a indicatori fino a oggi svalutati o sottostimati: la sicurezza, la salute delle persone, la vivibilità delle strade, l’equità sociale, la salvaguardia del territorio, la “rapidità diffusa” scaturità da un sistema di trasporti che funziona e non da una velocità eccessiva e fuori controllo.

La Mobilità Nuova considera come unica portatrice di interessi la collettività tutta. Persegue, dunque, l’interesse generale, anche quello di motociclisti e automobilisti.

La Mobilità Nuova ruota attorno a quattro perni: l’uso della bici; l’uso delle gambe; l’uso del tpl e della rete ferroviaria nazionale; l’uso occasionale dell’auto (car sharing, car pooling, taxi).

La Mobilità Nuova predilige un principio di leggerezza strutturale e di economia nei trasporti:
– piccole opere per rendere più efficiente il traffico locale e i gli spostamenti pendolari invece che grandi infrastrutture nazionali e transnazionali;
– condivisione calmierata delle strade tra le varie utenze invece che separazione tramite infrastrutture;
– brevi spostamenti e piccoli carichi per i nostri acquisti, rivitalizzando il tessuto sociale ed economico dei nostri quartieri, invece che saltuari pellegrinaggi nei grandi templi del consumo di massa in periferia.

La Mobilità Nuova traccia un percorso che ogni realtà urbana può imboccare, dal piccolo paese alla metropoli, individuando uno split modale ideale tra i vari mezzi di trasporto da fissare come obiettivo.

La Mobilità Nuova, agendo su trasporti e spostamenti, modifica lo spazio pubblico e la sua destinazione d’uso. È una preziosa chiave di lettura per ripensare completamente le nostre città, l’occasione per immaginare un nuovo urbanesimo.

La Mobilità Nuova sostituisce un sistema caotico, casuale e diseconomico, quello autocentrico, con uno ad alta intermodalità in grado di generare un considerevole risparmio sia per il singolo cittadino che per la comunità. Spostamenti rapidi e coordinati, una minore incidentalità, e una migliore qualità della vita hanno ricadute positive a ogni livello, dall’economia familiare fino alla spesa pubblica sanitaria.

La Mobilità Nuova impone un radicale ripensamento nell’allocazione delle risorse economiche per i trasporti, privilegiando le opere di mobilità urbana, locale e regionale rispetto alle opere autostradali e all’alta velocità ferroviaria. Promuove una maggiore efficienza nella gestione delle risorse, con particolare attenzione all’erogazione dei servizi legati ai trasporti. Trasforma l’investimento nel trasporto pubblico in un investimento produttivo, che crea lavoro e aumenta l’efficienza diffusa.

Per info www.mobilitanuova.it