Venerdì 16 aprile siamo tornati a monitorare i passaggi di bici in alcuni incroci di Rovigo per comprendere le dinamiche e i flussi delle bici. In questa ultima analisi abbiamo scelto quattro incroci che si sono rilevati significativi per una marcata incidentalità che ha visto coinvolte biciclette e pedoni. Segnaliamo che gli incroci rilevati, essendo abbastanza secondari, hanno presentato una media piuttosto contenuta di passaggi, circa un centinaio all’ora.
VIA DEL SACRO CUORE
Qui abbiamo analizzato (per poco più di un’ora) due intersezioni:
Incrocio con VIA GRIMANI

Due sono i dati che emergono da questa rilevazione:
– prevalenza del flusso ciclabile su via del Sacro Cuore in direzione centro commerciale Le torri (48%);
– importante flusso su via Grimani in entrambe le direzioni, purtroppo la strada essendo a senso unico non consente questa possibilità di duplice marcia per i ciclisti. Risulta evidente che questa strada dovrebbe adottare l’inserimento della corsia ciclabile per consentire un doppio senso ciclistico.
Incrocio con VIA FLEMING/VIA PORTELLO/VIA LEVICO

In questo incrocio, più prossimo al centro città e al Corso del Popolo (asse che si è rivelato frequentatissimo dalle bici in precedenti rilevazioni), emerge come i principali flussi vanno da via Levico a via Portello con un significativo 24% in direzione Fleming. Questo incrocio meriterebbe una maggiore attenzione in particolar modo potenziando l’attraversamento tra queste due strade.
VIALE PORTA ADIGE incrocio con VIA BRAMANTE e VIA BARUCHELLO

Questo incrocio si presenta molto equilibrato nei flussi complessivi ma rappresenta allo stesso tempo un buco nero per la ciclabiltà della zona. In particolar modo il flusso che da via Baruchello si dirige in via Bramante (e viceversa) rappresenta da solo il 27% dei passaggi complessivi. Una manovra che le bici non potrebbero fare attraversando direttamente l’incrocio (in particolare per chi proviene da via Bramante). Purtroppo la presenza dell’inizio della grande rotatoria che collega viale Porta Adige con via Merlin dovrebbe in linea teorica (per non violare il CDS) costringere i ciclisti (come d’altronde fanno gli automobilisti) a percorre tutta la rotatoria per poi “tornare indietro” per immettersi in via Baruchello. Un percorso di 700 metri, dieci volte più lungo dell’attraversamento diretto! Una scelta che comprensibilmente nessun ciclista fa. Questa situazione ha portato, nel tempo, diversi sinistri che hanno visto coinvolte delle biciclette. Appare palese come questo incrocio vada completamente rivisto per consentire il transito rapido e razionale delle biciclette. Infine segnaliamo un’altra manovra rischiosa che spesso i ciclisti compiono ovvero chi proviene da viale Porta Adige (direzione Censer) e deve immettersi verso via Bramante è completamente privo di ogni “aiuto” ad attraversare.
Una nota di colore, questo incrocio ci è risultato molto frequentato da ciclisti in tenuta sportiva essendo questa la direttrice più diretta verso i Colli Euganei.
CORSO DEL POPOLO incrocio con VIA MARTIRI DI BELFIORE e VIA PONTE FONDERIA

Incrocio abbastanza semplice ma che presenta un traffico automobilistico importante che “tende” ad accelerare vista la vicinanza con la SS16. Il flusso più significativo 46% è risultato essere quello che che da via Martiri di Belfiore si immette sul Corso del Popolo (e viceversa). Una scelta che porta il ciclista inevitabilmente ad inserirsi nella grande rotatoria sul Corso del Popolo. Una rotatoria giudicata, anche da una certa incidentalità, come non sicura per le bici eppure emerge come in verità sia molto percorsa. Questo a riprova che i ciclisti scelgono sempre il percorso più breve per i loro spostamenti (in questo caso da e per Città giardino).
Alleghiamo infine una mappatura complessiva delle rilevazioni fin qui fatte:
