Anche a Rovigo, da qualche anno, s’è diffusa la moda delle rotatorie. Si tratta di una soluzione efficace laddove a un semaforo o incrocio pericoloso si sostituisce un percorso obbligato che impone alle auto di rallentare e il traffico si autoregola rispettando l’obbligo di precedenza. A differenze delle altre città però, a Rovigo, non si tiene conto dei ciclisti: nelle rotatorie non ci sono corsie preferenziali e molto spesso non c’è nemmeno lo spazio fisico sufficiente per auto e bici. Solo a Rovigo, inoltre, vengono costruite fuori norma, per cui possono essere affrontate a velocità elevata con forte pericolo per ciclisti e pedoni.
Nei giorni scorsi sono state annunciate due nuove rotatorie di cui una in via Badaloni allo scopo di facilitare un maggiore traffico di accesso al centro commerciale e al parcheggio Coop (sic!).
L’Associazione Amici della Bici ha più volte segnalato fra le criticità della viabilità urbana l’impossibilità di accedere al centro storico per le bici senza imboccare sensi vietati e quindi infrangere il codice della strada.
Via Badaloni è una via d’accesso al centro storico. Ogni giorno centinaia di cittadini, in particolare dal popoloso quartiere Tassina, fra cui molte donne, anziani, ragazzi, arrivano in centro o vanno a scuola costretti ad imboccare la via pericolosamente contromano.
Il nuovo progetto non tiene conto e compromette la nostra proposta presentata il 23.10.2009 e di fatto ancora senza risposta formale.
Temiamo che la nuova rotatoria renderà via Badaloni se possibile più critica e pericolosa per i ciclisti.
Ancora una volta, i progetti della viabilità cittadina sono completamente indifferenti ai più elementari principi di mobilità sostenibile che ispirano da decenni le città europee.
Gli utenti della strada non sono solo gli automobilisti perciò pedoni e ciclisti sono da tutelare in quanto soggetti deboli. Il Codice della strada, prescrive all’art. 13 e 14 che sulle strade urbane, sia di scorrimento che secondarie, siano realizzati percorsi ciclabili quando si va a modificarne l’assetto infrastrutturale.
Chiediamo espressamente all’Amministrazione Comunale di rispettare questi articoli di legge e, diversamente da come fino ad ora è stato fatto, di realizzare le rotatorie con le soluzioni tecniche adatte alla percorribilità delle biciclette.