Doppio senso in bici

Le biciclette potranno circolare regolarmente in doppio senso di marcia nelle strade con larghezza di almeno 4.25 m, il divieto di transito al traffico pesante e il limite di velocità a 30 km/h o Ztl. In tal modo, senza tracciare alcuna corsia dedicata, è possibile conciliare il doppio senso delle biciclette in una strada con una sola direzione di traffico veicolare.

Come ha precisato il Presidente della Fiab nazionale, Antonio Dalla Venezia in un comunicato stampa,  si tratta di un parere generale che ora necessita di applicazione nei singoli casi: è competenza dei Comuni valutare l’applicabilità concreta alle situazioni specifiche. In assenza di diversa indicazione, continuano a valere le prescrizioni di rilevanza generale previste dal codice della strada che devono pertanto essere rispettate da tutti, ciclisti inclusi.

Secondo la Fiab nazionale, questa soluzione è un ulteriore passo avanti verso la cultura della mobilità sostenibile che, prima ancora delle grandi opere, passa attraverso le azioni più semplici e meno costose, ma non per questo meno rivoluzionarie.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con parere prot. 6234 del 21/12/2011, si è espresso a favore della tesi della Fiab che, fin dal 2004, l’aveva pronunciata per sostenere ed affiancare la più generosa opzione del senso unico “eccetto bici”. Il doppio senso “limitato” consiste in una strada a doppio senso di marcia con una direzione consentita a tutti e quella opposta solo alle biciclette.

Si tratta di una forma legale per liberalizzare la circolazione delle biciclette in molte delle strade urbane che, essenzialmente per motivi storici, non sono dotate delle misure geometriche minime indicate per le strade di nuova costruzione.

Fonte: Fiab Onlus nazionale