Percorso Riviera San Pio X

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Lunghezza: oltre i 1400 metri (considerando le varie sdoppiature). Illuminata da illuminazione propria e della strada.

Descrizione: Il percorso di Riviera San Pio X (in blu scuro e giallo nella mappa) si sviluppa per una buona parte su percorso indipendente sopra e a fianco dell’Adigetto e in parte è in promiscuità con strade private o parcheggi. Abbraccia a nord il quartiere San Pio X (tra i più popolosi di Rovigo) importante strumento di collegamento per il centro città e per la stazione dei treni oltre che principale punto di accesso cicloturistico per chi giunge da ovest.

Omologazione normativa: Il percorso presenta delle grosse difformità con le consuete ambiguità dal punto di vista della segnaletica e importanti punti di pericolosità. Considerare il percorso come unico è una forzatura ma a nostro avviso necessaria vista la oggettiva continuità dello stesso. Anche in questo caso lo analizzeremo a tratti:

Tratto da “rotatoria Marabin” a Via Francesco Petrarca: Qui siamo di fronte ad un percorso ciclabile schermata-del-2016-12-23-11-08-08affiancato da un marciapiede (art.122 c.9 let.c REG) come indicato dalla segnaletica verticale e orizzontale. Presenta un unico attraversamento in occasione di Largo Salvo d’Acquisto correttamente segnalato sia con la segnaletica verticale che orizzontale (Rif. art.146 REG).

20161217_113854Tratto da Via Francesco Petrarca a Piazza Lorenzo Perosi: Qui iniziano le ambiguità legate principalmente alla natura non completamente trasparente del percorso. Apparentemente siamo di fronte ad un percorso ciclopedonale (art.4 c.1 let.c DM 557) ma il recentissimo sottopasso ciclabile ha messo in forte dubbio la sua natura. In primo luogo ne ha cambiato l’accesso (prima indipendente da via Francesco Petrarca) ora accessibile esclusivamente tramite un percorso parallelo a quello precedentemente descritto 20161217_113926e tra loro collegati con una “bretella” (vedi foto sopra) estremamente pericolosa perchè: non segnalata, invisibile e con due curve d’accesso e d’uscita a gomito. Già adesso i ciclisti preferiscono accedere al nuovo sottopasso attraverso il passaggio pedonale (vedi foto a destra) più vicino alla nuova opera. Questo crea un’ulteriore situazione di pericolo per la promiscuità del percorso. A nostro avvisto sarebbe fondamentale creare un accesso nuovo, intermedio tra i due, che garantisse sicurezza a tutti gli utenti.
20161217_114113In secondo luogo il nuovo sottopasso ferroviario si propone (sulla base della segnaletica orizzontale) come un percorso ciclabile affiancato da un marciapiede cozzando con la segnaletica verticale preesistente. Questi problemi acquistano un valore secondario di fronte al più grosso problema che questo percorso ha da sempre avuto ossia l’attraversamento di via Cristoforo Colombo. Qui ci troviamo di fronte ad un segnale di fine percorso ciclopedonale ma il percorso prosegue analogo sull’altro lato della strada quindi il segnale è inopportuno (Rif. art.146 REG)20161217_114210 anche perchè in contraddizione con la segnaletica orizzontale che invece ne esprime continuità (Chiarimento Ministero dei Trasporti Prot. 25807 del 19/03/2008 punto 4). Le ragioni di tale interruzione stanno nella pericolosità dell’attraversamento poco dopo una curva cieca per le auto così si vorrebbe far scendere i ciclisti dal mezzo prima di attraversare, senza risolvere di fatto il problema. A nostro avviso andrebbe chiuso solamente l’attraversamento di destra (nella foto) mentre il secondo andrebbe meglio segnalato magari con un attraversamento sopraelevato soluzione ancora più semplice sarebbe un attraversamento centrale quindi più visibile perchè non coperto dalle case. Infine il percorso sbuca su Piazza Lorenzo Perosi (nel parcheggio dietro la chiesa di S. Pio X) in un punto dalla scarsa presenza di traffico.

20161217_114432Tratto da Piazza Perosi a Via ponte dei Forti: Questo tratto, forse il più bel percorso ciclabile urbano di Rovigo, ha una doppia natura da un lato è una strada ad uso privato (diversi accessi ad abitazioni private e giardini vi si affacciano) dall’altro è un percorso ciclopedonale nella sostanza ma ciclabile affiancato ad un marciapiede nella forma (come chiaramente espresso nella foto a sinistra). A nostro avviso sarebbe opportuno inserire delle indicazioni chiare sulla effettiva continuità del percorso poichè una volta giunti in piazza Perosi non è immediato comprendere dove prosegua il percorso ossia aldilà del parcheggio.
Ulteriore punto curioso lo si ha dove il percorso tocca via Umberto Giordano qui nella pratica il percorso prosegue verso Roverdicrè costeggiando l’Adigetto ma la segnaletica verticale ci dice che si tratta di un percorso diverso ed esclusivamente ciclabile.
Sappiamo che questi cavilli possono sembrare pura pignoleria ma ci teniamo a ricordare che una segnaletica chiara e non ambigua serve ad una maggiore sicurezza e ad evitare contenziosi dannosi per l’amministrazione in caso di incidenti. Certamente uno scontro tra un ciclista ed un pedone non sarà mai pericoloso come uno scontro tra auto ma non per questo necessitano di minor tutela.

Manutenzione: La ciclabile è i buono stato anche se la segnaletica orizzontale sta sbiadendo in molti tratti e in altri è completamente assente. Inoltre il manto presenta diverse buche in particolare in prossimità dei diversi sottopassi stradali (viale Amendola).

Organicità con la viabilità: Il percorso si innesta perfettamente nel sistema di ciclabili che si trova al centro della rotatoria Marabin ed è ad una 20151005_101037breve distanza dalla ciclabile Passeggiata degli Alpini. Putroppo sono i suoi rapporti con i percorsi automobilistici che ci preoccupano molto, come evidenziato sopra, in particolare negli attraversamenti di via Cristoforo Colombo, l’inserzione in Piazza Perosi e l’inserzione su via Francesco Petrarca. Su questo punto è importante aprire una riflessione. Il ciclista, terminata la ciclabile, si trova improvvisamente catapultato contromano su via Petrarca, contromano se vuole raggiungere la stazione dei treni o degli autobus. Questo è un percorso intrapreso da centinaia di ciclisti ogni giorno e che da anni attende una soluzione. Ciò che FIAB propone è di rendere accessibile anche alle bici la corsia riservata agli autobus e taxi eliminando tale ambigua situazione. Infine ci preoccupa molto il non organico inserimento del nuovo sottopasso con i percorsi esistenti, ci auguriamo quanto presto un intervento per renderlo meglio fruibile. Per il resto è uno splendido percorso che con qualche intervento mirato potrebbe eguagliare per presenza la ciclabile Baden Powell.

 

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